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Asl Lecce: in arrivo i nuovi direttori di Dipartimento, ma al “Vito Fazzi” ancora carenza di personale e lunghe liste d’attesa

Si stanno svolgendo in queste ore le ultime consultazioni per le nomine dei direttori di dipartimento dell’Asl di Lecce, passati da 25 a 19. Rimane caldissimo il tema della gestione della sanità soprattutto per via della grave carenza di personale e delle lunghe liste d’attesa: qualche miglioramento c’è stato, ma la situazione resta ancora critica.

Si concluderanno oggi le operazioni di voto per la selezione dei nuovi direttori dei 19 Dipartimenti dell’Asl di Lecce. L’iter era stato già avviato nei mesi scorsi e l’Asl di lecce si era mossa, in un’ottica di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse, con la nomina provvisoria degli incarichi di Direttore, riducendo da 25 a 19 dipartimenti. Una riduzione legata non solo alla necessità di contenere le spese ma soprattutto di efficientare il coordinamento delle attività clinico-sanitarie e di quelle amminitrativo-logistiche.

Ed è proprio in quest’ottica che il SEUS 118 e i Pronto soccorso sono stati unificati nel Dipartimento Emergenza Urgenza. Tuttavia, l’attivazione di questo dipartimento, affidato alla guida del direttore medico del 118 Maurizio Scardia, è stata oggetto di numerose contestazioni attirando così l’attenzione del Dipartimento della Salute della Regione Puglia. Quest’ultimo ha sollevato dubbi riguardo alcune nomine che risultavano prive del riscontro delle votazioni interne al personale. Situazione che, con le consultazioni di oggi, dovrebbe trovare soluzione definitiva.

La carenza di personale

Rimane tema caldo della gestione della sanità leccese la carenza di personale: al “Dea-Fazzi” in Pronto Soccorso i camici bianchi sono 19 a fronte delle 36 unità previste dal piano regionale; inoltre, i medici del 118 sono meno del 50%. Discorso analogo per i medici rianimatori e anestesisti che dovrebbero essere 75, ma difatti non superano i 40.

Liste d’attesa

Alla grave carenza di personale si aggiunge la difficile gestione delle liste d’attesa che nonostante un leggero miglioramento nel primo trimestre del 2023, ancora non raggiunge valori ottimali a causa dell’elevata richiesta di prestazioni rispetto all’offerta sanitaria disponibile.

Secondo i dati diffusi nei mesi scorsi dal Responsabile Unico Liste d’Attesa (RULA), l’Asl di Lecce, seppur tenendo il passo per i codici di priorità U (urgente da eseguire entro 72 ore) e B (breve da effettuare entro 10 giorni), soffre per le prestazioni D (differibili entro 30 giorni) e P (programmate entro 120 giorni).

Dal rapporto Asl, infine, risulta un miglioramento del sistema di erogazione delle prestazioni da parte dei distretti sociosanitari: in particolare, fra il 2021 e il 2022, il distretto di Casarano ha aumentato le prestazioni del 31%, Maglie del 20% e Campi Salentina del 15%. Si riscontra anche un leggero incremento dell’11% per Martano, 10% per Gagliano, 7% per Galatina. Si fermano a +6% Nardò e Lecce e a +3% Poggiardo.

Unico dato negativo, sempre con riferimento al biennio 2021-2022, è il -9% per Gallipoli.

 

 

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