Yuma è un “terapista” davvero speciale: è un cane docile e tranquillo, si lascia accarezzare dai ragazzi e dalle ragazze e interagisce con loro. Non si tira indietro neanche quando è il momento di giocare a “nascondino”.
È stato lui il protagonista speciale del primo incontro del progetto “Volontamiamoli”, promosso da Fenalc e condotto dell’équipe di Psicopatologia adolescenziale della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) Alta Murgia di Altamura in collaborazione con gli esperti di Interventi Assistiti con gli Animali (cooperativa AIPET).![](https://www.pugliasanita.it/wp-content/uploads/2023/04/343750579_1435809813915356_186474895460723942_n-169x300.jpeg)
![](https://www.pugliasanita.it/wp-content/uploads/2023/04/343750579_1435809813915356_186474895460723942_n-169x300.jpeg)
Le attività del progetto, dopo il primo incontro di presentazione rivolto ai ragazzi in carico alla NPIA e ai loro genitori, hanno avuto inizio mercoledì scorso nella scuderia Sant’Elia di Altamura. E Yuma ha fatto la sua parte, coinvolgendo gli adolescenti seguiti dal servizio NPIA, alcuni loro amici e i volontari del gruppo scout AGESCI Altamura 1 in una giornata dedicata all’integrazione socio relazionale e all’educazione emotiva mediante l’autenticità della relazione con gli animali.
Importanti gli obiettivi di inclusione perseguiti nell’intervento, soprattutto nell’ottica di prevenire e combattere i fenomeni del ritiro sociale sempre più diffusi nella popolazione adolescenziale con gravi conseguenze sul funzionamento personale, sociale e scolastico, ma anche prevenire lo sviluppo di pensieri negativi, condotte autolesive, scarso senso di autoefficacia e rischio di cronicizzazione di ansia, depressione e isolamento sociale.
Temi delicatissimi sui quali è quotidianamente impegnata l’équipe della Npia di Altamura, con in testa la neuropsichiatra dott.ssa Bello, la psicologa dott.ssa Restuccia, il tecnico della riabilitazione psichiatrica dott.ssa Siciliano e l’assistente sociale dott.ssa Caponio. Ora con un alleato in più: il “facilitatore” a quattro zampe.
![](https://scontent.fbri1-1.fna.fbcdn.net/v/t39.30808-6/343731577_128410226887165_3520251818460276002_n.jpg?stp=dst-jpg_p960x960&_nc_cat=111&ccb=1-7&_nc_sid=730e14&_nc_ohc=LK0dIpVbLOkAX9sgaHB&_nc_ht=scontent.fbri1-1.fna&oh=00_AfCwIVuW5jLPPGbZ6BHkfUTbTvPuAd--vKza3BcXCo7bEQ&oe=644F99A6)
Fonte: Asl Bari