È in corso a Pugnochiuso la V edizione del “European Meeting and School on total worker Health Promotion –WHP”. All’evento, in programma dal 19 al 23 giungo, prendono parte 48 esperti internazionali chiamati a illustrare e a riflettere sulle pratiche più innovative sperimentate in Europa e negli Stati Uniti e sugli effetti prodotti.P romosso dalla Medicina del Lavoro dell’IRCCS “ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma con il patrocinio del network europeo di promozione della salute nei luoghi di lavoro e della società italiana di Medicina del Lavoro, l’evento è organizzato in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, Inail, Università, Società Scientifiche ed Asl di Foggia, capofila del progetto WHP.
All’iniziativa ha presenziato, tra gli altri, la direttrice del Dipartimento Welfare di Regione Puglia, Valentina Romano, che ha spiegato quanto il tema del benessere sul lavoro sia rilevante per l’amministrazione regionale.
“Occorre promuovere a favorire la destandardizzazione degli orari e degli spazi di lavoro, all’interno del tessuto produttivo, quale strumento in grado di fornire a lavoratori e lavoratrici un margine di scelta più o meno ampio in merito alla collocazione oraria e organizzativa della propria prestazione lavorativa, funzionale sia alla ricerca di un miglior equilibrio vita-lavoro che alla salvaguardia dei percorsi professionali e/o di carriera” ha dichiarato la direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano.
“Le azioni realizzate nel corso della programmazione POR Puglia 2014-2020 saranno implementate, supportando lo sviluppo di ulteriori misure di welfare aziendale, quale strumento di protezione sociale integrativo e di prossimità rispetto al sistema di protezione pubblico, volto a fornire una risposta puntuale ai bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici – ha concluso.
Salvatore Zaffina, responsabile della Medicina del Lavoro” dell’IRCCS Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù di Roma” e responsabile scientifico del Meeting, ha posto l’accento sull’importanza delle risorse umane anche nel contesto sanitario: “La crisi di sostenibilità di alcuni contesti aziendali, come per esempio quello sanitario, è soprattutto legata alla mancata “manutenzione” del principale asset economico del bilancio delle aziende, cioè le risorse umane, e non può che trarre lezione dalla lungimiranza strategica di manager illuminati come Enrico Mattei e Adriano Olivetti”.
Dieci anni fa quando abbiamo iniziato a progettare il modello eravamo in pochi a scommettere sulla prevenzione e promozione della salute come leve strategiche: oggi tutte le agenzie governative ed economiche come anche i dati che presenteremo al meeting stanno confermandoci che la rotta è quella giusta: investire in prevenzione è una strategia win-win perché conviene alle aziende ed ai lavoratori e genera oltre ai risparmi economici diretti, valore in termini di brand e di resilienza organizzativa. Il ritorno di questa progettualità per le aziende oscilla tra il 200% ed il 1000%. È miopia strategica – sottolinea Zaffina – oltreché perdita di sostenibilità non perseguire tale modello”.
