La Puglia si trova al quart’ultimo posto in Italia per quanto riguarda l’assistenza domiciliare agli anziani, secondo il recente report della Fondazione Gimbe. Se la regione intende raggiungere il target minimo previsto per il 2026, ovvero assistere a casa almeno il 10% della popolazione over 65, dovrà incrementare il numero di pazienti assistiti del 329%. Tuttavia, il report evidenzia diverse sfide, tra cui la carenza di personale e un numero di infermieri al di sotto della media nazionale.
Il documento della Fondazione Gimbe, avviato nel 2023 per monitorare lo stato di avanzamento della missione Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nelle regioni italiane, fornisce un quadro costante sui risultati raggiunti. Mentre la Puglia non presenta particolari ritardi nell’attuazione del PNRR Salute in generale, emerge chiaramente una difficoltà nel campo dell’assistenza domiciliare agli anziani.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, la Puglia si trova di fronte a una sfida significativa nella ricerca di personale, con soli 4,61 infermieri ogni mille abitanti, al di sotto della media nazionale di 5,06. La mancanza di personale rappresenta un ostacolo critico per espandere i servizi di assistenza domiciliare e garantire il benessere degli anziani.
La regione, quindi, è chiamata a implementare strategie mirate per attrarre e formare personale qualificato, al fine di colmare il divario e migliorare l’accesso all’assistenza domiciliare per la popolazione anziana. Questo sforzo è essenziale per rispondere alle esigenze crescenti di una popolazione invecchiante e per garantire un adeguato supporto a coloro che preferiscono ricevere cure nella comodità e nella familiarità del proprio ambiente domestico.
Il report della Fondazione Gimbe fornisce un importante spunto di riflessione per le autorità regionali, incoraggiandole a investire risorse e sforzi mirati affinché l’assistenza domiciliare diventi una risorsa accessibile e di qualità per gli anziani pugliesi.
