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Regione Puglia, stop di Emiliano al provvedimento per sostenere le donne che decidono di non abortire

Stop al “contributo” da 5mila euro alle donne in condizione di difficoltà che decideranno di rinunciare all’aborto. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha disposto la sospensione della delibera approvata in giunta per introdurre una “misura sperimentale” di “supporto alla natalità”: un contributo economico per l’acquisto del corredino e un sussidio di 12 mesi a favore della futura madre. 

Nei giorni scorsi la Regione Puglia aveva approvato una delibera (mai pubblicata sul bollettino ufficiale) per interventi a tutela delle donne in gravidanza in situazioni di difficoltà. La delibera immaginava interventi di “sostegno psicologico, supporto emotivo, mediazione del conflitto intrafamiliare, biblioteca solidale, sport in gravidanza, bonus per l’acquisto di prodotti per la cura e l’alimentazione del neonato”. Con lo sviluppo di una “Scheda di Screening per donne in gravidanza, per individuare i contesti familiari vulnerabili con fattori di rischio per il nascituro e per la stessa donna nel post partum. In questo modo sarà possibile orientare con maggiore efficacia le successive azioni di prevenzione, promozione e tutela della salute delle donne e dei bambini”, aveva spiegato in una nota dalla direttrice di Dipartimento Welfare, Valentina Romano.

Da qui una pioggia di polemiche: per alcuni, infatti, si tratterebbe di un “provvedimento ideologico e oscurantista” che “calpesta la dignità e la libertà delle donne”. L’associazione “La Giusta Causa” ha criticato duramente la delibera invocando invece la necessità di garantire “più medici non obiettori, più psicologi nei consultori, più servizi ospedalieri aperti con continuità e adeguati”. Da qui la decisione della Regione Puglia di ritirare il provvedimento, pur difendendolo.

“Sospendiamo la delibera (non ancora pubblicata). Dispiace che ne sia stato strumentalizzato il contenuto. Nessuno può mettere in dubbio l’orientamento della Regione Puglia e dell’assessorato al Welfare, da sempre in prima linea per il diritto delle donne all’autodeterminazione. L’obiettivo della misura è garantire un’adeguata assistenza alla gravidanza e al post partum con l’erogazione di servizi assistenziali integrati e multidisciplinari, che tengano conto della dimensione sia di natura medica che sociale dei bisogni rilevati” ha commentato infatti in una nota l’Assessore al Welfare Rosa Barone.

“In accordo con il presidente Emiliano, che non aveva partecipato alla seduta di giunta in oggetto –  prosegue ancora Barone – abbiamo deciso di sospendere la delibera per garantire su un tema così rilevante la massima condivisione e corretta informazione. Avvieremo una serie di incontri per spiegarla e condividerla con associazioni, consiglio regionale e tutti gli attori interessati. La partecipazione alle scelte è un pilastro per me e per i miei uffici e abbiamo la massima apertura al dialogo, all’ascolto e al confronto”.

Sulla vicenda si è espresso anche il Viceministro Matteo Salvini che ha dichiarato “Sostenere le donne che decidono di non abortire e quindi aiutare la vita di bambine e bambini è cosa buona e giusta. Come fa la sinistra a fare polemica anche su questo? Che la Regione Puglia di Emiliano non si arrenda e prosegua su questa strada di inclusione, sostegno e generosità. Evviva la vita!”.

 

 

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