Oltre 1 miliardo di persone soffre di ipertensione e la metà non lo sa, con gravi rischi per la salute cardiovascolare. L’Ospedale Pia Fondazione di Tricase, in Provincia di Lecce, è il centro con il maggior numero di procedure di ‘denervazione renale” nella regione, intervento capace di ridurre la pressione sanguigna anche quando la terapia farmacologica non risulta pienamente efficace.
L’Ospedale Pia Fondazione di Tricase, in Provincia di Lecce, ospedale all’avanguardia nel trattamento dell’ipertensione arteriosa si attesta come primo centro pugliese nell’adozione della denervazione renale e nel numero di procedure effettuate. La denervazione renale è una procedura minimamente invasiva che consiste nel disattivare in modo selettivo parte delle terminazioni nervose che decorrono lungo le pareti esterne delle arterie renali, determinando una duratura riduzione della pressione sanguigna. Si tratta di un’opzione innovativa e sicura per il trattamento dell’ipertensione refrattaria alla terapia farmacologica tradizionale.
L’equipe del dottor Michele Accogli, Direttore di struttura complessa di cardiologia dell’azienda ospedaliera ha effettuato la prima procedura di denervazione renale (RDN) nell’ottobre 2021. Oggi, l’Ospedale pugliese è il centro con il maggior numero di procedure effettuate nella Regione.
L’intervento è riservato a pazienti affetti da Ipertensione Arteriosa Resistente e consiste in una procedura minimamente invasiva che interessa i gangli nervosi renali responsabili dell’iperstimolazione delle arterie renali e della conseguente pressione arteriosa elevata. Dopo la sedazione e una piccola incisione, il chirurgo inserisce un catetere molto sottile che gli permette di operare sui gangli. Dopo l’intervento, il catetere viene rimosso senza lasciare alcun tipo di impianto.
“Oggi abbiamo a disposizione una terapia innovativa, sicura ed efficace per il trattamento dell’ipertensione resistente”. Spiega il dottor Giuseppe De Iaco, cardiologo interventista dell’Ospedale Pia Fondazione Tricase.
“Si tratta di una procedura minimamente invasiva durante la quale, con un dispositivo spiraliforme, viene erogata energia a radiofrequenza (RF) termo-ablando i plessi renali disposti attorno alle arterie e mantenendo inalterata la funzionalità dell’organo. Prima di questa procedura – sottolinea il cardiologo – non esistevano trattamenti oltre a quello farmacologico. La riduzione della pressione arteriosa è particolarmente importante nei pazienti in politerapia, perché migliora la prevenzione di complicanze secondarie all’ipertensione quali l’infarto del miocardio, l’ictus cerebrale e l’emorragia cerebrale”.
Si stima che al mondo ci siano oltre 1,28 miliardi di persone affette da ipertensione e che circa metà non si renda conto di esserlo e non riceva alcun trattamento.
“Sensibilizzare la popolazione sul rischio dell’ipertensione è il primo passo di una strategia comprensiva di prevenzione mentre l’efficacia dell’intervento di denervazione è ampiamente dimostrata ed è uno strumento in più per ridurre gli effetti negativi di questa condizione sulla salute delle persone”. Conclude il cardiologo Giuseppe De Iaco.
Gli utenti interessati a informazioni sul servizio possono chiamare l’Ambulatorio di Cardiologia allo 0833 1838304.