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Depenalizzazione colpa professionale, Schillaci: l’errore del medico non sarà più reato

In Italia l’errore commesso dal medico può essere sanzionato penalmente. Questa situazione spinge i camici bianchi verso la cosiddetta “medicina difensiva”, ovvero l’eccesso di prescrizione di esami o prestazioni per timore di incorrere in contenziosi legali. Una stortura che il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato di voler eliminare.

La “medicina difensiva”, cioè la sovra-prescrizione di esami e visite spesso inutili, incide sulla sanità pubblica per circa 10 miliardi l’anno ed ha come conseguenza l’ostruzione delle, già lunghe, file di attesa. Da qui la decisione del Ministro Schillaci: depenalizzare la responsabilità medica, tranne che per il dolo, e mantenendo quella civile.

“Dai dati che abbiamo gran parte delle cause giudiziarie contro i medici finiscono in un nulla di fatto, nell’assoluzione. Per questo va depenalizzato il reato. E poi la medicina difensiva è un male. Porta i medici a prescrivere troppi esami, ingolfa le strutture, aumenta le liste di attesa. E le dico da medico: confonde anche il medico curante che da tanti, troppi, accertamenti deve trarre le conclusioni. Bisogna prescrivere a ciascuno solo gli esami di cui il paziente ha realmente il bisogno” ha dichiarato Orazio Schillaci in un’intervista rilasciata sul Messaggero.

La configurazione penale dell’errore medico è presente in Italia e in pochi altri Paesi (Polonia e Messico) provoca disagio e ingenti spese a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Inutile perché conduce a rarissime condanne – meno del 5% – con pene per lo più ridotte a fronte di spese ingentissime per gli imputati e per lo Stato. In altre parole, come evidenziato anche dal Ministro, la gran parte delle cause contro i medici si concludono in un nulla di fatto.

L’annuncio della depenalizzazione dell’errore medico è stato accolto favorevolmente dai sindacati medici. “Bene il Ministro in merito  alla depenalizzazione della responsabilità medica. – ha dichiarato Guido Quinci, Presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed – Si tratta di un intervento che chiediamo da tempo e che reputiamo essere essenziale per ridare maggiore serenità ai medici e per ridurre il ricorso alla medicina difensiva. Ora bisogna lavorare rapidamente al provvedimento”. Ha concluso Quinci.

Sulla stessa linea il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti, secondo il quale tale modifica va fatta “il prima possibile, proprio per normalizzare l’accesso alle prestazioni nella sanità pubblica. Ogni medico può essere denunciato dal paziente che ritiene di essere stato vittima di un errore da parte del sanitario in relazione alla terapia o alla gestione del caso, ed il medico può per questo essere condannato con una sanzione penale”. Ha dichiarato Scotti.

Accoglie con favore la proposta di Schillaci anche Pierino Di Silverio, segretario del maggiore sindacato dei medici ospedalieri, l’Anaao-Assomed: “(depenalizzare l’atto medico, n.d.r.) è il primo imprescindibile passo per rimettere al centro delle cure il paziente ed il medico, evitando una medicina difensiva che allunga i tempi di cura”.  

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