Corte dei Conti lancia allarme su sanità italiana

In un’audizione recente davanti alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato, la Corte dei Conti ha sollevato allarmi riguardo alla situazione finanziaria del settore sanitario italiano.

 

La crescita dei prezzi nel complesso sistema di welfare, inclusa la sanità, supera notevolmente l’aumento delle risorse disponibili.

La Corte ha dichiarato che, nonostante un aumento di risorse nella legge di bilancio, la riduzione in termini di prodotto rimane evidente, con il settore sanitario che soffre di una crescita dei costi superiore alle risorse assegnate.

Le risorse aggiuntive proposte dalla legge di bilancio mirano principalmente al rinnovo dei contratti del personale sanitario e a interventi minori per affrontare criticità come liste d’attesa e problemi nei pronto soccorsi.

Tuttavia, la Corte sottolinea che limitati spazi sono riservati alla revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e al rafforzamento delle risorse destinate alla riforma dell’assistenza territoriale.

Con un aumento proposto di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026 nel finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, la Corte ha sottolineato che tali incrementi sono destinati principalmente al personale, con pochi margini per adeguare la spesa ai crescenti fabbisogni, soprattutto a causa della crescita dei prezzi delle altre voci di costo del settore.

La Corte ha anche evidenziato le sfide legate alla carenza di personale sanitario, proponendo proroghe per gli incrementi delle tariffe orarie e sottolineando l’importanza di affrontare la crisi di personale migliorando le condizioni di lavoro e garantendo remunerazioni adeguate.

Sul fronte farmaceutico, la legge di bilancio propone modifiche ai tetti di spesa e al meccanismo di remunerazione delle farmacie, suscitando preoccupazioni sulla copertura degli importi dovuti dalle aziende farmaceutiche e dai produttori di dispositivi medici.

In conclusione, la Corte dei Conti ha sottolineato la necessità di scelte gestionali oculate per allocare le risorse in modo efficace e di una revisione complessiva del sistema per affrontare le sfide strutturali del sistema sanitario italiano.

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