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Bambini e sonno in vacanza: perché cambia e come favorirlo

Posti nuovi e tanta gente diversa: in vacanza, il sonno del bambino potrebbe risentirne. Come aiutalo ad addormentarsi in vacanza come a casa propria.

Di solito le vacanze comportano un cambiamento nelle abitudini del bambino. Esperienze diverse, l’approccio ripetuto a situazioni stimolanti, l’incontro con persone nuove, nuovi amici, fanno venire meno le ritualità precedenti fatte di asilo, scuola, attività extrascolastiche, di gioco in ambienti conosciuti e riconosciuti come propri. Anche i genitori in vacanza allentano un po’ il senso del dovere e sono più flessibili sugli orari, sulle ritualità, sui ritmi che scandiscono le giornate dei loro figli. L’eccitazione dovuta all’incontro con il nuovo, alla maggiore flessibilità dei genitori e al cambiamento dei ritmi a cui è abituato possono causare nel bambino qualche difficoltà nel prendere sonno.

Non sempre, con i bambini, l’equazione “non ha dormito molto, quindi stasera crollerà distrutto” funziona. Spesso può accadere proprio il contrario. I bambini sono così contenti ed entusiasti delle attività coinvolgenti e nuove della vacanza che hanno difficoltà a rilassarsi quando è il momento di dormire.

Cosa fare?

Importante non allarmarsi se nei primi giorni i bambini faticheranno ad addormentarsi o cambieranno i ritmi del sonno, magari con un sonno più discontinuo: riacquisiranno molto presto la normale abitudine al sonno. Se invece il bambino dovesse svegliarsi in piena notte molto turbato, urlando o piangendo, il problema può essere un altro. In questo caso è opportuno prestare attenzione a tutto ciò che potrebbero spaventarlo durante il giorno, o domandarlo direttamente a lui, se è già nell’età in cui può esprimersi con le parole. Evidentemente c’è qualcosa che lo preoccupa molto.Si raccomanda sempre di non sottovalutare le sue paure: spesso il bambino si spaventa per cose all’apparenza incomprensibili per noi adulti, ma che sono per lui motivo di angoscia e sgomento.

Andare a letto più tardi, dormire vicino a mamma e a papà, dedicare maggiore spazio al gioco e alle attività divertenti sono concessioni molto frequenti durante le vacanze estive. Possono essere piacevoli ma anche utili. Sarà però necessario spiegare loro che, una volta rientrati, tutto tornerà come prima. Questo è un modo per tranquillizzare i bambini, ma anche per far vivere ai genitori con serenità la maggiore accondiscendenza.

Se, una volta tornati alla normalità, nel bambino dovessero permanere stati di ansia nel sonno, sarà utile rivolgersi al pediatra che, se lo riterrà opportuno, saprà indirizzare il genitore dallo specialista.

 

 

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