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Alcohol Prevention Day: a Roma il workshop internazionale organizzato da Iss e Ministero della Salute

L’Alcohol Prevention Day 2023 è finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito delle iniziative di comunicazione e prevenzione allo scopo di favorire e supportare una adeguata cultura di prevenzione della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale. Durante il workshop internazionale che si svolgerà domani, 19 aprile, a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità, Aula Pocchiari, Viale Regina Elena 299, l’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) illustrerà i dati raccolti durante l’anno sul consumo di alcol in Italia.

In Europa, il consumo di alcol è responsabile di circa 1 milione di decessi ogni anno, 2545 al giorno, e del 5,1% di anni di vita persi nel mondo al netto della disabilità. Le conseguenze negative del consumo di alcol sulla salute sono sempre più provate dall’evidenza scientifica che ha costruito il consenso sul contrasto alle centinaia di condizioni totalmente e parzialmente attribuibili all’uso pur moderato di alcol e di cui i disturbi da uso di alcol (DUA), le psicosi alcoliche, le cirrosi alcoliche rappresentano gli eventi evitabili di un continuum del rischio che richiede e ancora manca d’intercettazione precoce.

Il periodo pandemico ha peggiorato il rischio inerente allo sviluppo di disturbi da uso di alcol e di oltre 200 malattie che includono il cancro, le malattie cardiovascolari e le disfunzioni metaboliche; al netto di possibili effetti protettivi del consumo di piccole quantità di alcol, di qualunque bevanda alcolica, sulle cardiopatie coronariche, ictus ischemico e diabete, gli effetti nocivi dell’alcol sono sempre e comunque prevalenti. Sono ancora poco considerate le conseguenze sociali del consumo di alcol, esacerbate durante il lockdown a causa dell’isolamento, con effetti sostanziali sulle famiglie e sulla comunità a causa del deterioramento delle relazioni personali e di lavoro, della perdita di lavoro e di produttività, di violenze e maltrattamenti intra- ed extra-familiari.

Nelle nuove strategie, l’Action Plan (2022-2030) to effectively implement the Global strategy to reduce the harmful use of alcohol e l’European framework for action on alcohol (2022–2025) la World Health Organization (WHO) richiama i Governi a prevenire decessi e patologie alcol-correlate, come previsto dagli obiettivi dei Sustainable Development Goals che attende entro il 2025 la riduzione del 10% dei consumi dannosi (SDGs 3.5.2) e l’incremento della copertura dei trattamenti farmacologici, bio-psico-sociali (SDGs 3.5.1), una vera sfida per il SSN per riuscire a diminuire l’impatto sociale e di salute dell’alcol e ridurre gli elevati costi che la società paga.

Alle competenti autorità nazionali di tutela della salute l’OMS chiede un rinnovato sforzo per incrementare i livelli di consapevolezza sui rischi legati al bere nell’evidenza che non esistono livelli sicuri per la salute di consumo di alcol in particolare nell’ottica della lotta al cancro per la quale la Risoluzione del Parlamento Europeo sull’EU Beating Cancer Plan chiede strategia alcol zero per i minori, regolamentazione di pubblicità e sponsorizzazione, informazioni in etichetta; l’OMS chiede anche la diminuzione del marketing e della disponibilità fisica ed economica di tutte le bevande alcoliche tramite tassazione e politica dei prezzi per un’Europa più sicura (SAFER).

Le attività di ricerca e monitoraggio condotte dall’Osservatorio Nazionale Alcol in ISS nell’ambito dei progetti e consorzi europei e internazionali di ricerca, le attività di comunicazione e prevenzione sono state le esperienze più rilevanti e qualificanti per l’Italia, fornendo, attraverso la sorveglianza SISMA, Sistema di Monitoraggio Alcol-correlato, un importante contributo al consenso raggiunto dalla comunità scientifica coinvolta nelle raccomandazioni condivise nel Libro Bianco sull’Alcol e della Conferenza Nazionale Alcol, nei gruppi e tavoli tecnici dedicati alle dipendenze, alle reti curanti, ai giovani, alla prevenzione scolastica, all’alcol alla guida, alla formazione.

Grazie al gruppo di lavoro congiunto ISS con la Società Italiana di Alcologia, la resa disponibilità di position paper e review rende agevole l’ampliamento delle basi di evidenze di cui poter disporre per la necessaria e urgente integrazione del Piano nazionale di prevenzione e dei piani regionali da ispirare ad un nuovo Piano Nazionale Alcol e Salute che valorizzi la collaborazione con il mondo dell’auto e mutuo aiuto.

L’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) ha elaborato e analizzato, come da mandato del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3/3/2017, le informazioni e le basi di dati nazionali annualmente acquisite dalla Relazione del Ministro della salute al Parlamento ai sensi della legge 125/2001, svolgendo attività di monitoraggio in coordinamento con la Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute e in base a quanto previsto dal Piano Statistico Nazionale (di cui il monitoraggio ISS è SDE-Statistica Derivata) e dalle complesse attività del SISMA per la valutazione dell’implementazione delle politiche nazionali e regionali sull’alcol i cui dati confluiscono formalmente nei sistemi internazionali ed europei della World Health Organization (WHO) oltre che comunitari.

L’Alcohol Prevention Day 2023 catalizza il dibattito sulle esperienze salienti che hanno trovato espressione nell’intero corso dell’anno e in particolare di aprile, Mese di Prevenzione Alcologica, da quelle promosse dal Ministero della Salute a quelle svolte in stretta collaborazione con la SIA, Società Italiana di Alcologia, l’Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali – AICAT e Eurocare garantendo per il ventiduesimo anno, attraverso i network di consulenza tecnico-scientifica e collaborativi OMS, con i Centri Alcologici Regionali e i servizi, la disponibilità di dati, esperienze e materiali di prevenzione atti a favorire e supportare una adeguata cultura di prevenzione basata sul contrasto alle fake news e su livelli più elevati possibili di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale.

Il contributo delle relazioni da parte dei rappresentanti dell’OMS dell’OCSE, del Ministero della Salute, dell’ISS, della Società Italiana di Alcologia e dei partner afferenti al SSN rappresentano il nucleo di fertilizzazione delle azioni utili ad affrontare la sfida futura posta dall’evoluzione e dal maggiore impatto delle problematiche causate dall’alcol in funzione dei nuovi scenari epidemiologici ridisegnati dall’emergenza post-pandemica.

Ad aprire il workshop internazionale saranno S. Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e il Ministro della Salute Orazio Schillaci. Seguiranno gli interventi di illustri relatori e moderatori.

Il convegno è destinato a ricercatori, rappresentanti istituzionali, operatori della Sanità e della prevenzione, rappresentanti Terzo Settore e Associazionismo e aperta comunque a tutti. Saranno ammessi un massimo di 200 partecipanti.

Di seguito il programma completo.

 

 

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