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Cat Mottola, Perrini: “Chi soffre di autismo ha bisogno di risposte. La struttura va potenziata”  

Il Consigliere regionale Renato Perrini con una nota annuncia sopralluoghi nelle strutture pubbliche regionali dedicate all’autismo, a partire dal Cat di Mottola. Non solo dunque implementazione dell’organico, ma maggiori servizi alle persone con ASD. Queste le richieste che il Vicepresidente della Commissione Sanità avanzerà nell’audizione urgente all’assessore Palese.

“La strada è ancora lunga da percorrere e c’è ancora tanto lavoro da fare. Bisogna procedere più speditamente con l’attivazione di tutte le strutture dedicate all’autismo previste dal regolamento regionale, al fine di garantire maggiori servizi alle persone con ASD, oltre ad apportare le dovute modifiche al regolamento”. Lo afferma il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini.

“Sollecitato da tante famiglie afflitte da questa problematica, assieme al collega di Puglia Domani, Antonio Scalera, porterò avanti questa importante battaglia. Iniziando dai sopralluoghi nelle strutture pubbliche regionali, in primis dal centro territoriale per l’autismo di Mottola. Il Cat di Mottola – spiega Perrini – sta diventando una realtà importante per la nostra regione, ma va potenziato, senza se e senza ma”.

“Una struttura così grande – prosegue il Consigliere regionale – non può essere lasciata in condizioni deficitarie, ma bisogna salvaguardarla e dotarla di servizi che sono essenziali per il territorio ionico. Per tale ragione – in qualità di vicepresidente della Commissione Sanità – ho chiesto una audizione urgente all’assessore Palese, sollecitando di intervenire sulle strutture pubbliche regionali, poiché non sono in grado di rispondere in maniera adeguata alle esigenze dell’utenza”.

“Inoltre, – aggiunge Perrini – il personale impiegato nei centri di assistenza territoriale è insufficiente e per lo più si tratta di dipendenti che prestano servizio in altre strutture, il che non consente una organizzazione stabile dell’attività. Sussistono carenze anche per quanto riguarda le figure di psichiatri e neuropsichiatri infantili, che determinano l’allungamento delle liste d’attesa per la prima visita che variano da 3 a 6 mesi”.

“È chiaro che il problema si può risolvere solo con una consistente implementazione dell’organico dei Cat”. Così conclude il Consigliere regionale Renato Perrini.

 

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