La recente collaborazione tra le ASL di Taranto e Lecce a sostegno dell’ASL di Brindisi per la radiologia interventistica rappresenta un passo significativo verso la mitigazione di una falla critica nel sistema sanitario locale. Tuttavia, il piano presentato dal direttore generale dell’ASL brindisina, Maurizio De Nuccio, ha suscitato reazioni contrastanti e ha messo in evidenza la necessità di affrontare sfide più ampie.
Il piano proposto prevede la stipula di un protocollo tra le tre ASL del sud della regione, impegnando il “V.Fazzi” di Lecce e il “Santissima Annunziata” di Taranto a riservare posti letto ai pazienti provenienti dal Brindisino per interventi d’emergenza o programmati. Inoltre, si prevedono sessioni di formazione sul campo per il personale del “Perrino” di Brindisi presso i presidi ospedalieri delle altre due ASL.
Se da un lato questa iniziativa viene accolta come un valido tentativo di tamponare l’emergenza, dall’altro pone l’accento sulla necessità di soluzioni strutturali a lungo termine. Il consigliere di maggioranza Fabiano Amati, ad esempio, ha sottolineato il rischio legale derivante dall’assenza del reparto di radiologia interventistica in un ospedale di II livello come il “Perrino”. L’evento tragico avvenuto all’inizio dell’anno ha evidenziato le conseguenze di questa carenza, sottolineando la necessità di azioni concrete.
Dall’altro lato, i sindacati accolgono positivamente la convenzione come soluzione tampone ma ribadiscono la richiesta di soluzioni strutturali che rendano il “Perrino” autonomo. Da tempo denunciano le carenze, soprattutto nella radiologia interventistica, sottolineando la necessità di interventi mirati.
Oltre alla questione della radiologia interventistica, l’ASL di Brindisi affronta ritardi nei procedimenti autorizzativi per la creazione di un nuovo padiglione destinato al day hospital oncoematologico e agli ambulatori per l’unità dermatologica.
In conclusione, mentre la collaborazione tra le ASL offre un sollievo temporaneo, è evidente che ulteriori azioni sono necessarie per garantire un sistema sanitario robusto e rispondente alle esigenze della comunità. La politica e la dirigenza sanitaria devono lavorare congiuntamente per affrontare le sfide strutturali e garantire una risposta adeguata alle necessità della popolazione di Brindisi.