Allattamento materno: 5 risposte alle domande più comuni

Strumento di “nutrizione e cura” per eccellenza, l’allattamento promuove un rapporto unico tra mamma e figlio. Per questo motivo, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) affianca le donne fornendo supporto e informazioni, rispondendo ad alcune domande frequenti.

Durante i primi 6 mesi di vita a neonate e neonati non serve nient’altro all’infuori del latte della mamma. Nemmeno l’acqua. Questo latte contiene tutte le sostanze nutritive che necessitano alla loro crescita, proteggono dalle infezioni ed evitano alla mamma eccessive perdite di sangue dopo il parto, favorendo la contrazione dell’utero. Ma i vantaggi non sono solo fisici.

Ecco alcune domande sull’allattamento materno.

Quanto deve durare la poppata e quante volte è bene allattare il proprio bimbo o bimba?

Non esistono regole fisse su quanto debba durare una poppata. È un fattore che varia da in ogni coppia madre-bambino, a seconda dell’età e dell’ora della giornata. Quindi è bene allattare ogni volta che mostra segni di fame e fino a quando vuole farlo, senza preoccuparsi che la poppata duri troppo a lungo. Il numero delle poppate può variare fra le 8 e le 12 volte in una giornata. Inoltre, è normale che il bimbo o la bimba si sveglino di notte, spinti dall’esigenza di nutrirsi. Per questo è bene dormire nella stessa stanza in modo da poter allattare al bisogno. Anche gli intervalli tra una poppata e un’altra dipendono dallo stile del bambino.

Quali le posizioni migliori per allattare?

Non esistono posizioni ideali, è importante allattare comode e in modo che il bambino possa attaccarsi autonomamente. Può essere utile la posizione semireclinata, con il piccolo posto sul petto con la testa all’altezza del seno, ma ogni posizione comoda che favorisce un buon attacco va bene. A volte può essere utile sostenere il seno con la mano e stimolare l’apertura della bocca sfiorandola con il capezzolo, senza però forzare in alcun modo il bambino.

Allattare è doloroso?

Normalmente no. Tuttavia, specie nei primi giorni dopo il parto, è possibile avvertire qualche dolore, che potrebbe essere indicativo di una difficoltà del bambino ad allattare. Se si sente dolore è importante rivolgersi a personale formato in allattamento o a gruppi sostegno di mamme per trovare insieme una soluzione.

Avrò abbastanza latte?

I bambini e le bambine assumono sufficienti quantità di latte quando bagnano da 5 a 7 nell’arco di 24 ore. Se l’allattamento è a richiesta, la deglutizione del bambino al seno è visibile, se appare calmo e rilassato durante le poppate, si stacca spontaneamente dal seno e appare soddisfatto la maggior parte delle volte al termine della poppata, probabilmente prende tutto il latte di cui ha bisogno.

Cosa si può mangiare? E cosa fare quando si deve tornare al lavoro?

Durante l’allattamento non esiste per le mamme una dieta particolare da seguire: si può mangiare di tutto, prestando attenzione ad un’alimentazione equilibrata, in cui alcolici e sigarette siano vietati. Se è necessario tornare a lavorare, è utile imparare a spremere il latte manualmente o con il tiralatte. Il latte così ottenuto può essere conservato a temperatura ambiente (circa 25°), per 6-8 ore, in frigorifero per 72 ore e in congelatore per tre mesi.

 

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