Lecce – L’attività del Servizio di Farmacia Ospedaliera dovrebbe essere quella di assicurare il rifornimento di farmaci, dispositivi medici e materiali sanitari alle Unità Operative ospedaliere, in base alle richieste ricevute e tenendo conto delle aggiudicazioni in gara. Da quello che ci è dato sapere al momento al “Vito Fazzi” questa non sembra essere la prassi.
Da un po’ tempo, diversi direttori di Unità Operative inviano segnalazioni alla Direzione Sanitaria evidenziando la fornitura di prodotti e dispositivi medici diversi da quelli da loro richiesti: tra questi anche dispositivi idonei al funzionamento e all’utilizzo di apparecchiature mediche già in dotazione.
Sappiamo bene che l’evasione delle richieste presentate dalle Unità Operative è compito della farmacia ospedaliera ma sappiamo anche che a richiedere i prodotti da fornire sono i medici del reparto. Invece no, sembrerebbe che spesso i prodotti forniti siano diversi e spesso anche di bassa qualità da quelli indicati nelle richieste (tra l’altro prodotti regolarmente aggiudicati). Una scelta che la farmacia fa discrezionalmente. Contrariati da questo modo di operare, più volte i medici di reparto hanno segnalano alla farmacia l’anomalia ma le loro segnalazioni non vengano ascoltate.
Stessa situazione si verifica per la fornitura di materiale dedicato alle apparecchiature. In questo caso emerge una scarsa di distribuzione mentre in questa fase endemica, dove le apparecchiature dovrebbero essere utilizzate al massimo, le consegne di materiale monouso dovrebbero essere a regime in modo da garantire il funzionamento delle apparecchiature a tempo pieno.
Tali circostanze sembrerebbero far emergere uno scontro di competenze e poteri decisionali tra medici e farmacisti.
A questo punto ci chiediamo e chiediamo a chi di competenza: ha la farmacia il diritto di sostituire quanto regolarmente richiesto dai medici? A noi risulta che potrebbe farlo ma solo in caso di emergenza e concordandolo con il medico prescrittore.
Attendiamo fiduciosi una risposta.