La CISL FP Lecce, attraverso il suo Coordinatore Provinciale Antonio Piccinno e il suo Segretario Generale Fabio Orsini, chiede la revoca dei provvedimenti di sospensione del personale non vaccinato.
“In sostanza l’ASL avrebbe già disposto la sospensione indicando nelle note stesse di sospensione che non è possibile la ricollocazione, ma questo non è stato né condiviso né concertato nel concordato e, presumo, neanche verificato”, afferma Antonio Piccinno.
“I dipendenti colpiti dal provvedimento non sono stati nemmeno ricollocati in mansioni inferiori come previsto dalla legge”, sostengono i sindacalisti che reputano incongruenti le disposizioni di sospensione considerata la carenza di personale amministrativo. Per sopperire a tale carenza sono stati banditi anche concorsi per assunzioni a tempo determinato e indeterminato.
La mancanza di personale sembra interessare anche Unità Operative in cui lavorano i dipendenti colpiti dal provvedimento.
“Ci informano che in alcune note l’ASL intima l’obbligo di vaccinazione a personale già assente dal servizio da lungo periodo per congedo straordinario ex art. 42 D.lgsvo 151/2021 per assistenza a familiare in situazione di gravità, la cui durata coprirebbe tutto il periodo dello stato di emergenza pandemica, attualmente previsto fino al 31/12/2021”, affermano Piccinno e Orsini.
Alla luce di queste osservazioni, il sindacato CISL FP chiede “la revoca delle disposizioni di sospensione per effettuare una possibile ricollocazione in base al fabbisogno di personale con mansioni inferiori e dare la possibilità così, come già avviene per il personale non sospeso, di accedere sul posto di lavoro con la presentazione del Green pass temporaneo a seguito di tamponi effettuati ogni 48 ore”.