web analytics

Lo scorso 21 luglio, presso l’Ospedale “San Giuseppe da Copertino”, si è tenuto un incontro per discutere della situazione del suddetto Presidio Ospedaliero. All’evento hanno partecipato l’Assessore Regionale alla Formazione Sebastiano Leo, l’Assessore Regionale alla Sanità Rocco Palese, il Commissario Straordinario Stefano Rossi, il Direttore di Presidio Cosimo Longo e altri dirigenti di area medica.

Sugli esiti dell’evento intervengono i COBAS che, attraverso il loro Responsabile Provinciale Giuseppe Pietro Mancarella, scrivono al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e alle altre autorità presenti all’incontro.

«I COBAS Pubblico Impiego apprendono da mezzi di informazione che, nel pomeriggio del 21 luglio, si è tenuta una riunione ai massimi livelli presso l’Ospedale San Giuseppe; riunione che, probabilmente, si ripeterà negli altri ospedali dell’ASL di Lecce», scrive il Sindacalista.

«All’incontro erano presenti Assessori Regionali, il Commissario Straordinario e il Direttore Sanitario ASL Lecce, il Direttore Medico di Presidio e vari Capi dipartimento. Si apprezza l’ottima iniziativa, a cui si spera seguano atti concreti, in mancanza dei quali, questa sarà stata l’ennesima farsa», chiarisce subito Mancarella.

«Forse questa riunione è la prova concreta che le problematiche denunciate esistono e che i COBAS non avevano proprio torto a lamentarsi della situazione della sanità della provincia di Lecce e, in particolar modo, del San Giuseppe da Copertino», puntualizza il Responsabile Provinciale del Sindacato.

«Si legge che la soluzione di buona parte dei problemi, che evidentemente esistono, sarà una équipe medica itinerante. Il sindacato COBAS, per natura diffidente nei confronti dei politici, specie in vista di elezioni, crede che in questa soluzione ci sia un problema di fondo. Se il Fazzi o qualsiasi altra struttura potrà permettersi di mandare in giro una équipe in orario di servizio, vuol dire che ha personale in eccesso. Se quel personale sarà in intra moenia, siamo alle solite, si gestisce la routine con mezzi eccezionali e si permetterà a chi effettua libera professione di operare i propri pazienti in giro per le strutture dell’azienda. Niente di nuovo sotto al sole, situazioni già in corso», accusa il Sindacalista.

«I COBAS Pubblico Impiego si rendono conto che ASL Lecce che mette a bilancio 6,8 milioni di euro da attività libera professionale, tiene particolarmente a quella attività ma si prega di non spacciarla per la soluzione dei problemi di mancanza di personale. Questa situazione assurda della sanità salentina ha una sola soluzione: assumere, assumere, assumere medici, infermieri ed operatori socio sanitari in ASL di Lecce e pulitori ed altro personale in Sanitàservice Lecce», invoca e conclude caustico Giuseppe Pietro Mancarella.