Lecce – “Le Unità Operative di Pronto Soccorso dell’ASL Lecce e… la pazienza di Giobbe!”. Questo è il titolo del comunicato sindacale emesso da Giovanni D’Ambra, Segretario Generale Provinciale della Federazione Cisal Sanità Lecce, indirizzato al Commissario Straordinario dell’ASL Lecce, Rodolfo Rollo.
“Prima e molto più di noi, Giobbe, come ben saprà, è stato il principale personaggio dell’omonimo libro della Bibbia, che ne ha fatto esempio di giustizia e di pazienza. La frase «avere la pazienza di Giobbe», viene usata nei confronti di coloro che ‘sono molto pazienti, sopportano con rassegnazione molestie, ingiustizie e tribolazioni’.
Giobbe è la personificazione del giusto che soffre, mentre i malvagi prosperano, e che tutto sopporta inchinandosi al volere di Dio. Un po’ come sta continuando a capitare, ma ormai da decenni, al personale Medico, Infermieristico, Tecnico, Ausiliario impiegato in queste unità operative! Principalmente Lecce e Casarano. Ma non solo”. Si apre così il comunicato sindacale della CISAL: duro, ironico e pungente. Una vera e propria lettera aperta, indirizzata al Commissario Straordinario dell’ASL Lecce per esprimere disappunto, esasperazione e anche rabbia per una situazione che si protrae ormai da lungo tempo. Per corroborare le giuste istanze, che affondano le proprie radici nel passato remoto, si menziona la richiesta inviata il 5 agosto 2018, tramite posta certificata, all’allora Direttore Generale Narracci per “un urgentissimo incontro allargato alla presenza di tutti i Direttori delle U.O. di Pronto Soccorso della ASL per porre fine, una volta per tutte, a questa delicata ed importante problematica, nell’interesse principale dei fruitori del servizio sanitario ma anche degli Operatori chiamati a risolverle. E della ASL che ci mette la faccia”.
Mancanza di programmazione ed organizzazione del settore sotto tutti i punti di vista: organizzativo, tecnologico ed umano. Una mancanza di programmazione amplificata in concomitanza con il periodo estivo, durante il quale si mettono solo delle “pezze”. Duro e perentorio anche il richiamo ai responsabili delle strutture operative “che si lamentano sempre, soprattutto sui giornali ma mai nelle sedi opportune e che, molto probabilmente, non hanno mai ben compreso l’importanza e la delicatezza di questo particolare settore della sanità”. È da tre anni che tutto questo viene rivendicato dalla Cisal Sanità che punta il dito anche contro altre sigle sindacali accusate di focalizzare “questo grave problema solo sulle cifre”.

Alla luce di questa incresciosa e grave situazione, la CISAL minaccia “un ricorso per repressione di comportamento antisindacale in base all’art. 28 della Legge 300 istitutiva dello Statuto dei Lavoratori”, perché lesivo dell’immagine del sindacato e degli interessi collettivi.
“Questo atteggiamento negativo e consolidato nel tempo continua a limitare, impedire e danneggiare la fattività sindacale della Federazione Cisal Sanità, presente nell’Azienda Sanitaria Locale Lecce.
La pazienza da noi adottata, quella di Giobbe, sta per esaurirsi! A lei la scelta. Ma disperiamo. È giusto però che i dipendenti sappiano con chi hanno a che fare!”.
Si chiude così, con toni particolarmente aspri e polemici il comunicato della Cisal Sanità, indirizzato al Commissario Straordinario dell’ASL Lecce, Rodolfo Rollo.