Il 2 marzo si è svolta a Bari una manifestazione regionale del personale OSS idoneo della graduatoria di Foggia e dei vincitori del concorso per 159 posti presso Sanità Service. Nell’occasione, una delegazione composta da cinque OSS e da una vincitrice del concorso in Sanità Service, capeggiata dal Responsabile Provinciale dei Cobas, Giuseppe Pietro Mancarella, ha incontrato la Dott.ssa Antonella Caroli del Dipartimento Promozione della Salute. Al centro dell’incontro, le relative problematiche assunzionali.
Il giorno dopo si è svolto un nuovo incontro. In quest’altra circostanza, il sindacato Cobas Puglia è stato rappresentato dal suo Responsabile Regionale Roberto Aprile che ha incontrato, su invito della Regione Puglia, l’Assessore alla Sanità Rocco Palese ed il Direttore di Dipartimento Vito Montanaro.
Nel corso della riunione, l’Assessore Rocco Palese ha illustrato il programma della Regione Puglia per i prossimi tre anni.
«La Regione Puglia proporrà per i prossimi tre anni un nuovo modello di sanità territoriale, con cambiamenti profondi sul territorio come case della salute, sanità di prossimità», ha affermato Palese.
Il bisogno di salute dei cittadini, secondo l’Assessore, deve essere soddisfatto attraverso significativi miglioramenti.
«Intanto la Regione chiede un recupero di carattere economico dallo Stato per le spese sopportate durante il periodo Covid. La richiesta è anche quella di non essere abbandonati come Regione dopo il 31 marzo, fine dell’emergenza Covid. Nella conferenza Stato- Regioni la Puglia ha fatto esplicita richiesta di maggiori fondi. Nel PNRR la Puglia deve vedere soddisfatte le richieste riguardanti carenze strutturali che portino ad una riduzione del divario Nord-Sud. Se tutto questo vede luce ci sarebbe una crescita occupazionale incredibile», ha sostenuto Palese.
«Sarebbero svuotati concorsi come quello degli OSS, eliminate tutte le forme di precariato come quello che ha colpito chi ha superato i 36 mesi di lavoro e per chi ha lavorato più di 18 mesi nel periodo Covid», ha continuato l’Assessore Regionale alla Salute che vuole cominciare a mettere mano ad emergenze come quella del Pronto Soccorso.
«La Regione si appresta a realizzare una fotografia delle ASL per avere le idee chiare su che cosa correggere e per costruire il nuovo modello sanitario che si propone di realizzare. Per questo chiede mesi di tempo», ha concluso Palese.
Roberto Aprile dei Cobas, invece, ha iniziato il suo intervento riportando le affermazioni di Draghi che intende negare ulteriori finanziamenti alle Regioni, utili per le assunzioni, in quanto non vuole scostamenti di bilancio.
«È necessario far sentire anche la voce dei lavoratori e dei cittadini al Parlamento Italiano perché il periodo Covid ha mostrato una sanità in gravissimo affanno, evidenziando tutte le carenze.
Si deve recuperare un arretrato di 1,5 milioni di interventi sanitari rimandati a causa dell’esplosione dell’emergenza Covid.
Si sono sentite parole nuove come medicina del territorio, case della salute, ed altro ancora, che il sindacato Cobas sostiene da sempre.
Queste cose saranno realizzate oppure rimarranno parole vuote?
Rischiamo di costruire ospedali che non potranno funzionare perché mancherà il personale?», ha chiesto il Responsabile Regionale del Sindacato facendo osservare all’Assessore alla Sanità che sono intollerabili queste situazioni e vanno risolte subito.
«Il bisogno di salute dei cittadini può essere ottenuto con un vero nuovo piano della Sanità e con i necessari soldi occorrenti per nuove assunzioni.
Bisogna soddisfare i concorsi, come quello ad esempio degli OSS, in cui ricomprendere anche quelli che hanno fatto i 36 mesi ed i 18 mesi periodo Covid, come i 159 vincitori delle pulizie di Sanità Service di Lecce.
È necessario che le regioni meridionali assumano, così come ha proposto la Regione Puglia a queste, dal concorso di Foggia, evitando assunzioni di migliaia di persone da altre regioni che sta diventando un problema serio.
In buona sostanza, il sindacato Cobas è per una idea di sanità pubblica che, se applicata, prosciugherebbe tutte le graduatorie di tutti i concorsi che stanno adesso in piedi ed altri ancora se ne dovranno realizzare», ha concluso Aprile chiudendo così il suo intervento.