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L’obbligo vaccinale può essere percepito da alcuni come una limitazione del “diritto alla salute”, inteso come diritto al rifiuto del trattamento sanitario, di chi non vuole vaccinarsi ma resta legittimo alla luce di quanto prescritto dal comma 2 dell’articolo 32 della Costituzione, anche se più che discutere sull’opportunità del Green Pass,  si dovrebbe riflettere sul vaccino come diritto per tutti.

Con la recente introduzione del Green Pass il legislatore pare aver optato per una via intermedia tra l’obbligo e la raccomandazione, imponendo un onere a carico di tutti coloro che intendano accedere a determinate attività e servizi, che potrebbe essere intesa come una limitazione alla libertà di circolazione di tutti coloro che non potendo o non volendo vaccinarsi sono costretti per poter accedere a determinati  luoghi di munirsi di tampone. Si tratta, tuttavia, di una limitazione compatibile con la tutela che l’art.16 della Costituzione garantisce alla libertà di circolazione, ponendo limiti alla stessa, purché introdotta con fonte primaria(la legge) e giustificata da ragioni di sanità o sicurezza.

Laddove, siffatta scelta intermedia, non dovesse essere sufficiente, a determinare il raggiungimento della copertura vaccinale della maggior parte della popolazione nazionale, così auspicata da parte della comunità scientifica l’adozione da parte del legislatore di misure più stringenti appare non solo necessaria  ma anche auspicabile.

Sul punto è da ricordare come la stessa Corte Costituzionale abbia chiarito che “una copertura vaccinale insoddisfacente nel presente è incline alla criticità nel futuro” (Corte Cost. n.5/2018) può essere sufficiente a giustificare l’introduzione con urgenza di un obbligo vaccinale.

Chiarito che l’obbligo di vaccinarsi sia giustificato sia sul piano etico che su quello giuridico, sottolineo come sia oggi fondamentale garantire a tutti il diritto al vaccino, visto che i numeri sono ancora fortemente ineguali creando una ingiusta discriminazione tra Paesi che possono acquistarli e distribuirli e Paesi che non possono permetterselo. Il vaccino infatti non è un privilegio per pochi ma un diritto per tutti.