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Arriva l’estate e inevitabilmente aumenta la voglia di immergersi nel mare che circonda la bellissima Puglia. Tutto questo per godersi un po’ di meritato relax. Tuttavia, questo riposo può trasformarsi in una giornata poco piacevole se si ha a che fare con una medusa e non si sa come gestire la situazione. 

Erroneamente si parla di puntura o morso di medusa, in realtà non punge né morde ma semplicemente rilascia una sostanza irritante sulla cute.

Sono pochissime le regole che si devono seguire per evitare il peggio.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità la prima cosa da fare è rimuovere eventuali parti di medusa (nematocisti) rimasti sulla cute senza toccarli direttamente con le dita delle mani. Subito dopo preparare e disporre sulla zona danneggiata impacchi freddi, evitando il diretto contatto dell’acqua dolce con la cute colpita dalla medusa.

Infine, è necessario applicare un gel astringente a base di cloruro di alluminio per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. A queste azioni positive da fare bisogna ricordare di coprire la parte interessata e non esporla al sole, quindi usare crema protettiva. 

È bene rammentare che non bisogna grattare la zona in cui potrebbero essere presenti tossine e non sciacquare con acqua dolce perché le nematocisti rimaste potrebbero rompersi e diffondersi ulteriormente aumentando la sintomatologia. Evitare, infine, di strofinare la cute con sabbia o pietra calda perché, se è pur vero che le alte temperature inattivano le tossine, la temperatura necessaria deve essere superiore a 50°C.