Cannella: benefici e controindicazioni

La cannella è una delle spezie più conosciute, più antiche e saporite. Appartiene al genere cinnamomum della famiglia lauraceae. Si tratta di una spezia comunemente utilizzata nella cucina italiana ed è facilmente distinguibile per il suo colore, che va dal nocciola al rosso-bruno, e per il caratteristico profumo.

La cannella è spesso usata in cucina prevalentemente per la preparazione di dolci come torte, biscotti, frutta, caramelle, creme, gelato, macedonia di frutta e ricotta ma può servire anche per insaporire piatti salati come pasta o riso, pesce, carne o torte salate. Il suo bastoncino può essere aggiunto alla cioccolata calda per darle un sapore più particolare e può essere usato come alternativa ai conservanti alimentari tradizionali. È molto diffusa anche nelle bevande, per esempio nel vin brûlé, nella sangria, nei liquori e nei punch.

Funzioni

Alla cannella sono state attribuite diverse proprietà benefiche:

  • migliora la digestione, riducendo in particolare gonfiore e disturbi digestivi
  • migliora il funzionamento dell’intestino, essendo una buona fonte di fibrepuò fornire sollievo dalla costipazione. Contiene inoltre anche calcio, ferro e manganese
  • controlla i livelli di zuccheri nel sangue, riducendo così gli attacchi di fame (grazie al controllo della glicemia e al rallentamento della velocità di svuotamento gastrico) e la voglia di dolci. In questo modo aiuta a mantenere il peso corporeo nella norma.
  • combatte e prevenie le infezioni, soprattutto fungine e batteriche, per la sua attività antimicrobica
  • combatte i malanni di stagione da raffreddamento, è molto utilizzata, insieme al miele, per preparare infusi o, sotto forma di olio essenziale, per fare dei suffumigi (ne bastano due gocce sciolte in acqua bollente)
  • esercita un’attività antinfiammatoria e antiossidante, grazie ai componenti di cui è costituita
  • contrastare l’alito cattivo(condizioni di alitosi).

Controindicazioni

Come ogni tipo di spezia, anche la cannella è sconsigliata in alcune condizioni.

In presenza di ulcere o di infiammazioni del tratto gastrointestinale (esofagiti o gastriti), ad esempio, è bene non assumerne perché potrebbe aumentare l’acidità gastrica. La cannella contiene cumarina, una sostanza moderatamente tossica per fegato e reni. È, quindi, importante evitare un utilizzo troppo elevato di cannella in caso di ridotta funzionalità epatica e renale.

Inoltre, proprio per il suo effetto sulla riduzione dei livelli degli zuccheri nel sangue, le persone diabetiche che prendono medicinali per abbassare la glicemia (ipoglicemizzanti) o seguono una terapia insulinica devono riferire al proprio medico la loro volontà di utilizzare la cannella e accordarsi con lui sulla quantità più opportuna, per evitare situazioni improvvise di calo di zuccheri nel sangue (ipoglicemia).

Infine, a dosaggi elevati, infine, la cannella può stimolare le contrazioni uterine e come tale risulta controindicata in gravidanza.

La cannella, come tante altre spezie, contiene delle sostanze che sono potenzialmente benefiche per l’organismo; tuttavia, non è un alimento miracoloso ed è sempre bene non abusarne né, tantomeno, utilizzarlo di propria iniziativa come “terapia” per qualche particolare malattia, soprattutto se è richiesta l’assunzione di farmaci.

Tra gli effetti collaterali più comuni si annoverano:

  • tachicardia(aumento della frequenza cardiaca)
  • disordini intestinali
  • tachipnea(aumento della frequenza respiratoria)
  • sudorazione

 

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